Ciclo-somatico?
Di Gina Kolata
Da: EPDAPLUS Estate 2010 - num. 14
(www.epda.eu.com)
This article has been provided with the kind permission of the European Parkinson’s Disease Association.
Questo articolo è pubblicato con il cortese permesso dell'EPDA (European Parkinsons's Disease Association).


Si dice che non si dimentica mai come si guida la bicicletta. Si dice anche che le persone con Parkinson avanzato non dovrebbero mai andare in bicicletta. Solo una di queste frasi è vera. Ce lo spiega Gina Kolata.
Il Professor Bastiaan Bloem, neurologo e direttore medico del Radboud University Nijmegen Medical Center, nei Paesi Bassi, pensava di non potersi più sorprendere di fronte a niente dopo tanti anni di carriera dedicati al trattamento dei pazienti con Parkinson. Tuttavia, si è dovuto ricredere dopo la recente visita di un uomo di 58 anni.
L'uomo soffriva di Parkinson da 10 anni e la sua malattia era progredita significativamente in quell'arco di tempo. Tremava e poteva fare solo pochi passi prima di cadere. Si bloccava come se i piedi fossero inchiodati a terra.
Ma l'uomo rivelò al Prof. Bloem qualcosa di straordinario: che svolgeva attività fisica regolare come ciclista - fatto ritenuto impossibile per le persone con Parkinson (PCP) in stadio così avanzato. O almeno così pensava il Prof. Bloem.
"Mi disse 'Proprio ieri ho percorso 10 km in bicicletta'" spiega il Professore. "Diceva di macinare chilometri su chilometri in bicicletta ogni giorno. Io ho risposto: 'Non è possibile'. Quest'uomo è nello stadio terminale del Parkinson. Non è in grado di camminare."
Ma l'uomo era ansioso di dimostrare ciò di cui era capace, per cui il Prof. Bloem lo portò fuori dove era parcheggiata la bicicletta di un infermiere. "Lo abbiamo aiutato a salire sulla bicicletta, gli abbiamo dato una spintina e lui è partito" racconta il Professore. "Ha pedalato e ha persino invertito la marcia restando sempre in perfetto controllo. Tutti i sintomi del Parkinson erano spariti."
Eppure, appena smontato dalla bici, i suoi sintomi sono ritornati. Si è bloccato immediatamente e non era più in grado di fare un passo.
Il Prof. Bloem ha girato un filmato e ha scattato alcune foto dell'uomo mentre cerca di camminare e poi in bicicletta. Le foto sono originariamente apparse nel New England Journal of Medicine.
Dopo avere assistito al caso, il neurologo ha chiesto ad altri 20 pazienti gravemente malati di guidare una bicicletta. Ha così scoperto che tutti erano in grado di farlo, sebbene il perché non sia chiaro.

UN FATTO NUOVO

Il Prof. Bloem e altri specialisti del Parkinson erano sorpresi. Le PCP possono spesso ballare, correre, camminare regolarmente e compiere movimenti complessi per alcuni minuti se ricevono segnali idonei di tipo emotivo o visivo. Ma questo effetto, noto come 'paradosso cinetico', non dura a lungo. Pedalare per chilometri e chilometri è ben diverso dal camminare per alcuni minuti.
"Questa osservazione rappresenta un fatto talmente nuovo ed entusiasmante da sorprendere tutti coloro a cui mostro il filmato nel corso dei miei seminari, persino gli esperti di disturbi motori" spiega il Prof. Bloem.
Naturalmente, aggiunge, questo non si traduce in un invito personale alle PCP a inforcare la bici e andarsene in giro su strade trafficate. Queste persone hanno bisogno di aiuto per salire sulla bicicletta e possono avere problemi se devono fermarsi ai semafori. Pertanto, possono andare in bicicletta solo in zone sicure. Il professore consiglia di usare tricicli, cyclette o rulli - dispositivi che trasformano una normale bicicletta da strada in una bicicletta stazionaria. In ogni caso, la bicicletta offre ai pazienti l'opportunità di essere senza sintomi, apparire e sentirsi normali e fare un esercizio cardiovascolare anche quando la malattia è in stato talmente avanzato da impedire loro di camminare.
Il Prof. Bloem afferma che una possibile spiegazione consiste nel fatto che, rispetto alla deambulazione, la bicicletta attiva parti del cervello non altrettanto gravemente colpite dal Parkinson. Oppure potrebbe dipendere dal fatto che la pressione ritmica dei pedali contro i piedi delle PCP stimola il sistema nervoso consentendo il movimento della pedalata.
Andare in bicicletta non cura certo i pazienti. Ma il Prof. Bloem si augura che l'attività fisica regolare possa rallentare il progresso del Parkinson. Ci riesce nei ratti, spiega, e attualmente sta conducendo uno studio clinico su 600 pazienti per capire se l'esercizio fisico rallenti la malattia anche negli esseri umani.
Nel frattempo, il Prof. Bloem ammette che la strada da percorrere per passare dall'osservazione al fatto scientifico è ancora lunga. Tuttavia, ciò non significa che l'osservazione non sia utile.
"Sono fermamente convinto che i casi singoli possano fornire prove cruciali" dice il Professore. "Anche se si tratta di una sola PCP e di un singolo caso, resta comunque un fatto molto, molto provocatorio."

Questa è la versione modificata di un articolo originariamente pubblicato nel New York Times ad aprile.

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