Esistono problemi psicologici
caratteristici della malattia di Parkinson? Sono parte della
malattia o sono causati dalla malattia? Che importanza hanno
nel processo riabilitativo?
Certamente non si può
rispondere in maniera generica, ma è sicuro che vanno
considerati con attenzione, caso per caso perché creano
sofferenze sottili. Che la maggior parte dei pazienti presentino
o siano destinati a sviluppare una demenza, è un pregiudizio
da sfatare. E vero, invece che si possano presentare deficit
cognitivi la cui conoscenza è indispensabile per mettere
in atto delle strategie riabilitative efficaci. Alcuni possono
incontrare difficoltà nel mantenere l'attenzione su più
oggetti, o più azioni, altri hanno alterazioni percettivo-motorie
che il riabilitatore osserva quotidianamente quando il paziente
improvvisamente si blocca perché deve passare da una porta,
oppure alterazioni visuo spaziali che rendono difficile valutare
la reale posizione di un segnale (bordo dei marciapiede o scalino).
E disturbi della memoria, più evidenti nei momenti di
blocco o nelle persone anziane Questi sintomi possono apparire
o essere aggravati da stati di ansia, di depressione o per effetto
di farmaci che possono provocare uno stato confusionale.
La consapevolezza di questi
problemi è di fondamentale importanza per evitare di trarre
delle sensazioni errate come per esempio percepire la persona
confusa o demotivata mentre in realtà ha semplicemente
bisogno di più tempo per capire una domanda ed elaborare
una risposta.
Azione Parkinson Roma News
- n.2 giugno 2002 |