La zona del cervello che immagazzina
dati e informazioni, controlla il comportamento e l'umore, praticamente
una sorta di centralina, è l'ipotalamo su cui agiscono
i vari neurotrasmettitori. Ad esempio la dopamina si lega a vari
recettori che regolano molte funzioni diverse: dal movimento
coordinato alle emozioni.
La dopamina è anche il principale neurotrasmettitore che
attiva o inibisce la risposta immunitaria a seguito di emozioni.
Dopamina e noradrenalina, oltre ad essere preposti al controllo
degli equilibri fisiologici sono implicate nella regolazione
dei sistema di "ricompensa cerebrale". Nell'essere
umano infatti, il piacere e la ricompensa acquisiscono una rappresentazione
cognitiva correlata all'esperienza personale e all'ambiente socio-culturale.
Anche le endorfine partecipano all'elaborazione dei vissuto psichico
emozionale.
Un altro mediatore del benessere è la serotonina.
Il sistema immunitario è quindi parte integrante di un
unico sistema di controllo che fa percepire stimoli nocivi, non
riconoscibili dal cervello.
Tra le tante notizie che vanno e vengono soffiando speranze come
bolle di sapone ne ho scoperta una nel sito "Le Scienze"
che mi sembra più interessante delle altre: i danni provocati
da ictus possono essere attenuati da iniezioni di cellule cerebrali.
Il cervello adulto è notoriamente poco capace di riparare
se stesso ma in questo nuovo studio la cura ha stimolato la formazione
di cellule cerebrali e ripristinato alcune funzioni intellettive.
le nuove cellule crescono a partire da altre cellule simili a
quelle staminali, in grado di dividersi per produrre neuroni
La stimolazione delle cellule staminali endogene aggira così
il problema del rigetto.
Scienziati tedeschi che studiano la chimica del nostro sistema
nervoso hanno trovato che il nostro cervello produce sostanze
simili a quelle contenute nella cannabis (cioè nella marijuana),
che servono, tra le altre cose, a farci eliminare i ricordi spiacevoli
.
Sono in corso diversi studi per poter utilizzare queste sostanze
che, cancellati gli effetti collaterali, potrebbero aiutare a
curare i casi più gravi di ansia, di panico e di fobie.
Altri studi apparsi sulla rivista Psiconeuroimmunology indicano
queste stesse sostanze attive sul sistema autoimmunitario e benefiche
per i disturbi infiammatori cronici, oltre influenzare positivamente
l'umore.
Parkinson Roma News - n.2002-3 |