Il neurologo prof. Renzo Bassi risponde alle vostre domande
(241 - 245; 28 marzo - 25 aprile 2011).
245 - Il 25 aprile 2011 G.S. ha chiesto:
"Salve, mio padre è un ammalato di Parkinson, ha ottandue anni, e soffre della malattia da quasi tre.
Oltre ai segni tipici della malattia tremore della mano, diminuzione della capacità di muoversi e spalle più curve, da circa una settimana all'improvviso non sente bene, se gli parlo da oltre due metri.
La cosa si è verificata in modo repentino e netto, per cui domando è dovuto al morbo o all'età che avanza? Anche perchè, ripeto, la perdita dell'udito non è stata progressiva ma improvvisa e netta.
Grazie."
  "Salve,
la perdita improvvisa di udito, se reale, va indagata, perchè non fa parte delle tipiche complicazioni del Parkinson.
E' necessario sentire un otoiatra, ma dopo di un consulto con il medico curante. Le cause possono essere banali come un tappo di cerume.
Cordialità."
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244 - Il 24 aprile 2011 S.S. ha chiesto:
"Mi potete dare qualche info sul Parkinson per favore? Mio padre ca 14 anni con questa malattia e sta soffrendo molto. Noi siamo in Albania e perciò non la conoscono bene questa malattia. Qua usano solo madopar 250 mg ance amantadina. Mi potete dire se esiste qualche medicina perchè il madopar non funziona piu. Prego aiutatemi, grazie mille."
  "Salve,
per il morbo di Parkinson presente da anni il Madopar va molto bene: è uno dei farmaci fondamentali. va bene anche l'amantadina, come farmaco di associazione.
Spesso l'avanzare della malattia fa sembrare inefficaci o non più efficaci i farmaci. Probabilmente serve aggiungere un'altra categoria di farmaci chiamati dopaminoagonisti.
E' assai importante periodicamente revisionare la diagnosi di malattia, aggiornare la terapia di farmaci , ricordare che si può aiutare il paziente con terapia di riabilitazione e creando degli adattamenti ai disturbi presentati.
Cordialità."
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243 - Il 4 aprile 2011 A.F. ha chiesto:
"Salve dottore, mia madre, 71 anni, delle volte ha perdita di memoria momentanea o ripete le stesse domande a distanza di poco tempo ... ma comunque è rimasta autonoma, cucina, lava, esce a fare la spesa, si lava da sola, tutto nella norma diciamo anche se ultimamente si sta rinchiudendo in casa specie nei mesi freddi uscendo poco.
Ora con il bel tempo esce di più e va anche a fare la spesa e diciamo che c'è un lieve miglioramento ...
Ha fatto una tac rm cervello e tronco encefalico, senza e con contr: dove è risultato Sistema ventricolocisternale in asse, a morfologia conservata, modestamente dilatato in toto per note di artrofia cerebrale diffusa, poi continua non le scrivo tutto...
Analisi sangue dove è risultata anemica di ferro e un'infezione all'urina che si sta curando...
Le hanno prescritto l'exelon mattina e sera una compressa da 1,5 mg....deve prenderlo????
Vorrei chiederle se dovrebbe fare ulteriori esami e se magari c'è una cura per non fare progredire queste perdite di memoria.
Grazie attendo una risposta "
  "Salve,
il disturbo della memoria fa parte verosimilmente di un deterioramento cognitivo ovvero di una forma di iniziale demenza. Apparenti, lievi miglioramenti sono la regola.
Potrebbe far parte del quadro del morbo diParkinson, oppure dipendere da altre forme di decadimento mentale, sopratutto l'Aalzheimer.
L'exelon può andar molto bene per entrambi i casi. ma va preceduto da tests neuropsicologici.
La Tac non ci aiuta molto perchè ci dà una risposta poco specifica (con l'età è molto frequente avere atrofia cerebrale).
Si deve approfondire correggere e curare gli altri problemi esistenti quali l'anemia e l'infezione urinaria.
E' fondamentale affidarsi ad uno specialista del campo (un neurologo), meglio se in un centro per le malattie degenerative del sistema nervoso. Nella sua Regione tali strutture non mancano.
Cordialità."
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242 - Il 31 marzo 2011 M.L. ha chiesto:
"Egregio dottore,
sono un ragazzo di 23 anni che nel 2008 ha eseguito una risonanza magnetica all'encefalo che ha evidenziato nella zona parieto-occipitale a sinistra si rileva stria iperitnesa compatibile con angioma venoso.
Di cosa si tratta?
Cosa è questo angioma e questa stria?
Mi consiglia un consulto medico?
Non ho ancora rifatto la risonanza; è il caso di ripeterla?
La ringrazio per la presa in considerazione.
Cordialmente."
  "Salve,
l'angioma venosa è una anomalia dello sviluppo venoso, cioè una specie di varice nel cervello congenita, presente da molto tempo.
Si scopre spesso casualmente facendo esami di risonanz al cervello per cause banali.
Di regola non da problemi, non sanguina e non crea complicazioni.
Eventualmente può sentire il parere di un neurochirurgo che le dirà se e quando è il caso di ripetere la risonanza.
Se ci va adesso è bene arrivare con una risonanza recente.
Cordialità."
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241 - Il 28 marzo 2011 D.M. ha chiesto:
"Egr. Prof., mio marito ha 78 anni e da 2 anni ha cominciato avere problemi di deambulazione, perdita di equilibrio. All'inizio solamente ogni 2/3 giorni per 5 minuti, poi sempre piu spesso fino ad arrivare oggi a camminare solo con il bastone e sicuramente accompagnato. Abbiamo consultato tanti specialisti, ha fatto tanti esami, tutti quelli consigliati da vari neurologi. Niente. Ultimamente, pur dicendogli che non è Parkinson, gli hanno consigliato la terapia con Sinemet 100/25 3 volte al giorno, da cca 10 giorni. Secondo me va peggio, non solo non si vede alcun miglioramento. Non so piu cosa pensare. Sono disperata. Le analisi tutte buone ma lui non cammina per mancanza di equilibrio. Mi può dire qualcosa?
La ringrazio in anticipo e porgo distinti saluti."
  "Salve,
per commentare alcuni punti diremo che i problemi di equilibrio e deambulazione sono molto frequenti nel Parkinson ma anche in molte malattie neurologiche.
E' possibile che tale disturbo si presenti in malattie molto simili al Parkinson in certo modo forme "cugine. A volte il disturbo dell'equilibrio è l'elemento che più caratterizza tali malattie.
E' difficile pensare che il disturbo del cammino si presenti per solo qualche minuto al giorno; la spiegazione può darla lo specialista che segue strettamente il paziente.
Il Sinemet viene usato nelle forme di Parkinson genuino, ma a volte si tenta ad usarlo per prova anche nelle forme di malattia " cugine" succitate, pur senza grandi speranze di risultati; potrebbe esser il vostro caso; anche qui però è difficile pensare che il farmaco determini un peggioramento.
Serve, per conferma, la valutazione dello specialista.
In attesa di perfezionare la diagnosi e la conseguente terapia con farmaci, ricordiamo che ci sono dei trattamenti di fisiokinesiterapia che hanno una certa utilità per migliorare l'equilibrio. Nello stesso tempo bisogna fare attenzione alle possibili cadute da disequilibrio con le penose conseguenze del caso.
Cordialità."