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Il neurologo prof.
Renzo Bassi risponde alle vostre domande (61 - 65; 20 aprile - 29 maggio 2008). |
65 - Il
29 maggio 2008 G.B. ha chiesto: "Egr. Prof. ho 46 e da due anni presento una rigidità nella parte sinistra del mio corpo. Mi è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Un neurologo mi ha prescritto Stalevo 100 e le chiedo se è un farmaco consigliato nei primi anni dell'insorgenza della malattia. Dopo quanto tempo dovrei vedere benefici? Grazie."
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64 - Il
19 maggio 2008 P.G. ha chiesto: "73 anni, Parkinson diagnosticato maggio 2007 (stalevo secondo posologia suggerita da specialista). il disagio (soprattutto psicologico) più importante in questo periodo è l'eccessiva sudorazione (anche tre episodi nella giornata) tali da doversi cambiare completamente. Si può contrastare in qualche modo?
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63 - L'8
maggio 2008 D.S. ha chiesto: "Salve Prof. Bassi, Le scrivo perchè nell\'ottobre scorso in seguito ad una caduta, è stato riscontrato a mia mamma di 67 anni, un atteggiamento parksoniano. Da allora è in cura col mirapexin, 1cp da 0,18 mg,2 volte al giorno, accompagnato da zoloft 50 mg, per i problemi di insonnia che aveva già da qualche tempo. Non appena iniziata la cura sembrava rinata e molto più energica ora però a seguito di un intervento al braccio destro, per una lesione alla cuffia dei rotatori programmato già dallo scorso anno, è di nuovo tornata a lamentare insonnia e dolore, oltre che al braccio, anche alla gamba destra, dolori che sembravano, anche se non svaniti, ma molto attutiti dai farmaci. Le chiedo se secondo Lei, può essere stato l'intervento avvenuto a febbraio a scombussolare quell'equilibrio che sembrava aver ritrovato o che sia la normale degenerazione della malattia."
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62 - Il
29 aprile 2008 R.F. ha chiesto: "Egregio Professore, mio padre, 74 anni di età, è un parkensoniano da circa 6 anni. Sempre monitorato, ha tuttavia subito un repentino e grave peggioramento nell\'arco di 2-3 mesi. Agli impacci motori sono altresì sopravvenute frequentissime, allucinazioni. Possono avere, le allucinazioni, stretta connessione con il Parkinson? Inoltre, occorre aggiungere, l'aggravarsi del Parkinson è stato contestuale all\'uso di medicinali per la prostata. Anche in questo caso, ci possono essere connessioni? Ultima questione: è stato sconsigliato un intervento chirurgico, cosa può dirmi? Grazie."
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61 - Il
20 aprile 2008 L.G. ha chiesto: "Gentile dottore, mia mamma di 88 anni è affetta da circa 5 anni dal morbo di Parkinson con disturbi iniziali prevalentemente motori, è stata curata col Mirapexin,prima a basso dosaggio poi aumentando nel tempo fino ad integrare col Sinemet. Le cose sono andate abbastanza bene negli anni tranne un progressivo problema di allucinazioni diurne e disturbi del sonno. In seguito questi ultimi curati con 5 gocce di Rivotril. Da alcuni mesi dato che le allucinazioni diventavano sempre più importanti da compromettere la vita quotidiana le è stato repentinamente ridotto fino alla completa esclusione dalla terapia del Mirapexin e integrato altre dosi di Sinemet che attualmente è di 4 compresse di "Sinemet 100mg+25mg\". Da questo momento è subentrato un disturbo di ansia molto forte con fenomeni di grande irrequietezza specialmente nel pomeriggio e poi la notte si sveglia ripetutamente con lo stimolo di urinare mentre il più delle volte non urina per niente (e a niente vale l\'uso dei panni perche comunque vuole alzarsi per paura di bagnare il letto). Per l'ansia e la depressione subentrata dopo una terapia iniziale minima è attualmente curata con una compressa di Trittico la sera e un terzo la mattina e del Rivotril siamo passati ad 8 gocce la sera e 3 dopo pranzo. Le cose però non migliorano tanto il giorno quanto la notte,è sempre molto irrequieta, sente un peso sul petto (a livello cardiaco non ci sono scompensi) e le manca l'aria, a volte è confusa e i problemi motori di deambulazione sono sempre più accentuati. Non sta mai sola ma dato che non può camminare non esce quasi mai. Insomma vorrei che avesse una qualità di vita un pochino migliore ma con i farmaci che assume le cose vanno male ed ho anche timore che troppi psicofarmaci compromettano ulteriormente i problemi motori e la sua lucidità. Grazie per gli eventuali consigli potrà darmi,la saluto cordialmente. "
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