Il neurologo prof. Renzo Bassi risponde alle vostre domande
(76 - 80; 29 aprile - 10 maggio 2009).
80 - Il 10 maggio 2009 L.P. ha chiesto:
"Salve, è possibile che il Parkinson si manifesti senza il tipico tremore ma solo con una perdita dell'equilibrio?
Se non fosse Parkinson, che tipo di patologia potrebbe essere? Grazie"
  "Salve,
la malattia di Parkinson si manifesta con vari sintomi, in particolare tremore, rigidità e impaccio dei movimenti.
I sintomi, o disturbi, sia quelli principali, che quelli secondari, possono avere una diversa evoluzione nel tempo e una diversa distribuzione nel corpo.
A volte il tremore è piuttosto lieve e magari non proprio tipico per modalità, frequenza e distribuzione.
Può mancare in un quarto dei pazienti parkinsoniani.
La difficoltà di equilibrio si presenta di solito nella fase un po' più avanzata di malattia tipica.
Se il problema di equilibrio e di cadute fosse molto rilevante, magari con modestia degli altri sintomi citati, dobbiamo consultare uno specialista del campo per escludere che si tratti di una forma di malattia un po' diversa (anche se della stessa famiglia cugina) del classico "Parkinson".
In questi casi la diagnosi precisa è importante per conoscerne l'evoluzione, fare una miglior terapia e per evitare indagini inutili.
Cordialità."
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79 - Il 7 maggio 2009 N.G. ha chiesto:
"Egregio Professore,
a mia madre di recente è stato diagnosticato il Parkinson.
Da circa 20 anni soffre di una patologia psichiatrica detta disturbo bipolare ed è stata curata con lo ziprexa.
Questo farmaco potrebbe aver contribuito alla formazione del Parkinson?
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione."
  "Salve,
alcuni farmaci ma sopratutto i farmaci per le malattie psichiche chiamati neurolettici, possono dare, quali effetti collaterali, sintomi simili a quanto si ritrova nel morbo di Parkinson tipico.
Per lo più si tratta di tremori e ridotta motilità specie della faccia che scompaiono dopo un po di tempo e migliorano con alcuni farmaci specifici e la sospensione dei neurolettici, ma sopratutto non peggiorano e non evolvono nel tempo verso il quadro definito come Parkinson.
Anche l’olanzapina (Zyprexa) è un neurolettico, di nuova generazione, con una incidenza nel complesso non particolarmente rilevante di tali effetti collaterali.
I medici discutono se questi farmaci possano in qualche modo favorire, innescandola, la comparsa del vero morbo di Parkinson in soggetti "predisposti".
Secondo il mio parere non siamo per ora autorizzati a ritenere che l'uso di un neurolettico (zxyprexa) sia responsabile della comparsa di malattia di Parkinson.
Probabilmente la mamma non soffre di "PARKINSON". Forse è bene verificarlo con la valutazione di uno specialista.
Cordialità."
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78 - Il 4 maggio 2009 M.G. ha chiesto:
"La fisioterapia è molto importante insieme alla terapia farmacologica.
Vorrei sapere quali esercizi sono adatti, poichè nei centri convenzionati gli esercizi sono di gruppo e con pazienti con diverse patologie.
Esiste del materiale riguardante questo argomento in modo da fare questi esercizi anche a casa autonomamente finche cio è possibile.
Tanti ringraziamenti."
  "Salve,
certamente la fisioterapia è importante per i parkinsoniani.
In alcune città le Associazioni Parkinson son riuscite ad avere senza spese un aiuto nei Centri pubblici di riabilitazione, per cui sono seguiti da un fisiatra e da fisiokinesiterapisti, in genere con sedute di gruppo e con suggerimenti-supervisione per estendere gli esercizi a domicilio.
Nel sito www.parkinson-italia.info sono ben descritti utili esercizi per casa da eseguire in autonomia.
Pure nel sito parkinson.it vi sono pagine da leggere sul trattamento fisiokinesiterapico.
Cordialità."
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77 - Il 30 aprile 2009 L.B. ha chiesto:
"Gentilissimo Prof. Bassi,
mia madre ha il morbo di Parkinson dal 1991. Ora ha 80 anni e tutto è stato abbastanza sotto controllo fino a due anni fa, aveva come terapia il madopar (125 dispers e 250 divis) + nopar, poi le hanno sostituito il nopar con il requip.
E' stato necessario 1 anno per stabilizzarsi ma poi ha avuto problemi di circolazione dovuti al requip e lo abbiamo sospeso.
Non Le dico il periodo di transizione fra il requip e l'azilect, il nuovo farmaco sostituitivo, per fortuna che c'era l'apomorfina altrimenti tutto il giorno sarebbe stata bloccata...
Ora dopo un anno di azilect ha qualche problema, abbiamo ridotto la dose da 1 pastiglia da 1 mg a 1/6 al giorno altrimenti ha dei movimenti incontrollati violenti, quasi spasmi che si riducono riducendo la dose.
Quando riduco la dose per tutto il giorno sta bene poi però dovrò ridurla ulteriormente perchè anche 1/6 sarà eccessivo..
La cosa che mi stupisce è che sembra aver bisogno di una dose sempre minore di azilect! Da una ricerca non ho trovato notizie su questi effetti indesiderati legati all\'azilect. Vi risultano altri casi analoghi legati all'azilect?
La ringrazio tantissimo."
  "Salve,
il problema che pone è piuttosto complesso da interpretare e da risolvere.
Potrebbe essere che il farmaco usato (azilect) provochi o favorisca le discinesie (movimenti incontrollati bruschi) come del resto altri farmaci di quel tipo e che vi sia nel tempo la necessità di adeguare il dosaggio o di aggiungere qualcos'altro.
Peraltro, dopo anni di terapia con farmaci che agiscono sulla levodopa, è frequente che compaiono effetti collaterali come le discinesie, e che, anche riducendo il farmaco ultimo usato non si modifichi molto questo disturbo; quindi la responsabilità dell' azilect non è totale!
Sicuramente val la pena di reimpostare globalmente con lo specialista la terapia farmacologica, alla luce dei dati che lei sottolinea.
Molte cordialità."
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76 - Il 29 aprile 2009 R.A. ha chiesto:
"Caro dott.Renzo Bassi, mia madre soffre della sindrome extra piramidale della famiglia del Parkinson.
negli ultimi tempi è peggiorata molto, si blocca spesso e poi da poco tempo sente forti dolori alle spalle, alle braccia,alle mani ed anche alla testa, sembra che si assenti dal mondo.
Il suo dottore gli ha prescritto una Tac totalbody.
Le sue medicine sono Sirio 100 1 compressa appena sveglia, dopo un'ora prende requip 8 mg, poi dopo verso le 8:00 prende Sinemet 200+0 mg a rilascio modificato ogni quattro ore.
Dottore come posso alleviare questi forti dolori?
Grazie per la sua disponibilità."
  "Salve,
Il dolore può certo essere una manifestazione della malattia e si presenta con una frequenza notevole in tutte le fasi della malattia di Parkinson, sia in fase iniziale sia in fase avanzata.
Il dolore può dipendere da vari cause, tra cui i crampi, problemi artrosici o anche comuni sciatiche o cefalea.
Un disturbo a volte descritto come doloroso può dipendere dalla Acatisia (si tratta di una sensazione soggettiva di mancanza di riposo o incapacità a restare fermo). o dalla sindrome delle gambe senza riposo.
Si può comunque dire che i pazienti con dolore hanno una più lunga durata di malattia e un più lungo trattamento con L-dopa.; hanno maggior presenza di discinesie e fluttuazioni motorie.
Questi dolori (muscolari o articolari) possono essere aggravati dalla rigidità parkinsoniana e dalla ridotta mobilità, possono essere fluttuanti in rapporto con la terapia medica e comunque
migliorare con levodopa o similari.
Possono migliorare con l’esercizio fisico e con la miglior motilità.
I Disturbi dolorosi, anche se previsti nel Parkinson e sindromi parkinsoniane, vanno quindi ben puntualizzati per escludere altre patologie, magari una artrosi delle ginocchia, e trattati anche con altri approcci (vedi esami radiografici, valutazione ortopedica e sopratutto del fisiatra, che potrebbe proporre farmaci sintomatici antidolorifici e un trattamento riabilitativo con mobilizzazione, fino alle terapie fisiche.
A volte si valuta se una forma depressiva può concorrere al disagio lamentato e magari trattata adeguatamente.
Mi sembra peraltro che una tac total body (tutto il corpo) non sia strettamente necessaria. Una revisione o aggiustamento della terapia con i farmaci antiparkinson è il primo passo da compiere.
Molte cordialità."