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Il neurologo prof.
Renzo Bassi risponde alle vostre domande (86 - 90; 5 - 16 giugno 2009). |
90 - Il
16 giugno 2009 S.C. ha chiesto: "Mio padre è da un anno e mezzo che prende Madopar:3/4 alle ore 8,1/2 alle 12,3/4 alle 16,1/2 alle 20. A livello motorio sta meglio ma ha allucinazioni. Il dottore gli ha diminuito il dosaggio ossia 1/4 per 4 volte ogni 3 o 4 ore ma si è bloccato: non riusciva a camminare, a deglutire. Pertanto, ha assunto il precedente dosaggio migliorando nei movimenti ma ha allucinazione e parla in modo sconnesso. La ringrazio anticipatamente, distinti saluti."
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89 - Il
12 giugno 2009 M. ha chiesto: "Preg.mo Prof. Bassi, mi permetto di chiedere un parere sulle condizioni di mia madre, di anni 88: Soggetto iperteso da più di 30 anni, 2 ischemie cerebrali a distanza di 7 anni, entrambe manifestatesi con improvvisa astenia dell'arto inferiore sinistro (l'ultima, 4 anni fa, è stata diagnosticata come "ictus", seppur celermente risolto), tendente all'insonnia, anemica, assume da 4 mesi "Jumex 10" (per il primo mese da 5) - Keppra soluzione 250 mg. mattino e sera per diagnosi di "Encefalopatia mista (atrofico-vascolare) cortico-sottocorticale con evidenza clinica di sfumata ipostenia emilato sx, parkinsonismo con bradicinesia e rigidità di tipo extrapiramidale prevalente a sx, episodi accessuali di offuscamento della coscienza e tremori" (sospette crisi epilettiche seppur in presenza di EEG negativo, progressivamente cessate con l'assunzione del "Keppra"). Senonché, da soggetto estremamente lucido e reattivo qual era (leggeva spesso, faceva parole crociate etc.), mia madre dimostra da circa due mesi, ed in modo sempre più netto, segni di "disinteresse", smemoratezza, frasi e comportamenti incongrui, sonnolenza, espressione "attonita", deambulazione assai precaria (gambe molli e/o dolenti). Il "mini mental state examination" sviluppa "25" (che dovrebbe essere relativamente rassicurante), tuttavia, ne sono certo, mia madre è profondamente (e rapidissimamente) cambiata. Alcuni di detti sintomi sono nettamente più marcati al risveglio, momento nel quale il fenomeno parkinsoniano è anche più marcato, e tendono ad attenuarsi (ma certamente non a sparire del tutto) nel corso della giornata, credo per l'azione del farmaco che assume dopo colazione. Inoltre è subentrata una spiccata ipotensione (intorno ai 100 con picchi negativi anche di 80 la sera) che il cardiologo, che ha opportunamente sospeso quasi tutti i farmaci ipotensivi, attribuisce all'assunzione dei nuovi farmaci, mentre il collega neurologo nega un effetto così smaccatamente ipotensivo delle medicine succitate, imputando tale fenomeno alla malattia in sé. Le sarei veramente grato se mi esprimesse la Sua opinione sia sulla forma di ipotensione descrittaLe (e se sia "sopportabile" in tal misura in un soggetto così anziano), sia soprattutto se, a Suo parere, il peggioramento delle condizioni generali (eccetto la risoluzione dei fenomeni epilettici) sia da attribuire all'avanzare del parkinsonimo, ovvero ad una subentrata progressiva forma di demenza senile (collegata o meno al parkinsonismo), ovvero ancora agli effetti collaterali dei nuovi farmaci (sulla cui assunzione Le chiedo un parere) che assume mia madre. Avendo altresì sospeso (onde non aggravare l'ipotensione) i vasodilatatori cerebrali -nimotop-nicergolina- (che potrebbero in teoria migliorare l'irrorazione e quindi lo stato cognitivo) Le chiedo se esiste un farmaco di tali caratteristiche che non provochi ulteriore ipotensione. Per ultimo le chiedo se sono possibili comportamenti "estremi", come alzarsi da sola (con certezza di cadere). Lo chiedo perché, a volte, non potrei proprio fare a meno di lasciare sola mia madre (sia pur brevemente). Lei nega assolutamente che potrebbe fare qualcosa del genere, ma tant'è.. Gli altri farmaci assunti sono i seguenti: Congescor 2,5 al mattino Cipralex 10 mg dopo pranzo (l'assunzione di tale farmaco pare abbia lenito i problemi d'insonnia) Frontal 5 gocce al bisogno (esigenza non più sentita dopo la nuova terapia) Flupid 1 cmp dopo cena Minias 8 gocce prima di dormire La ringrazio sentitamente sin d'ora per l'attenzione che vorrà riservarmi e con l'occasione porgo i più cordiali saluti."
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88 - Il
10 giugno 2009 D.P. ha chiesto: "Mio padre di anni 70 è recentemente scomparso a causa sembra di un arresto cardiaco; da circa un anno gli era stata riscontrata la malattia di Parkinson. Nei giorni precedenti alla morte, aveva forte inappetenza ed manifestava una perdita di peso di circa 4 kg. Non bastando era anche rovinosamente caduto da bicicletta. Mi sto chiedendo se questi sintomi siano tipici del Parkinson o se fosse affetto da altra malattia a noi tenuta nascosta, considerato che manifestava spesso tosse e aveva avuto più di una volta una bronchite. Grazie."
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87 - Il
7 giugno 2009 E.M. ha chiesto: "Gent. professore, sono il figlio di una paziente 78 anni malata di Parkinson da circa 13. Fin quando è stato possibile, è stata seguita dall'equipe del Centro medico della Clinica Neuromed di Pozzilli (IS), adesso non più perchè le sue condizioni fisiche non ci permettono di trasportarla da Bari ad Isernia. Le chiedo: è ormai da tempo che non riesce più ad ingoiare la capsula rigida a rilascio prolungato di Madopar, e la compressa di gabapentin che asseme ogni sera prima di andare a letto (perchè ha difficoltà a deglutire). Esistono farmaci che possono essere sciolti in acqua e sostituire i predetti? Ringrazio e cordialmente saluto."
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86 - Il
5 giugno 2009 M.M. ha chiesto: "Gentile Dottore, mi scusi se mi rivolgo a lei, ma io e mio marito siamo un po' confusi. A mio marito hanno diagnosticato da circa due mesi un inizio di Parkinson (ha solo un leggero tremore continuo mano sinistra), non ha rigidezza, cammina benissimo, va in bicicletta e non ha altri segni parkinsoniani a parte qualche crampo al piede sinistro.La risonanza magnetica al cranio non ha evidenziato nulla, ma il neurologo ha suggerito di iniziare una cura con il Mirapexin da 18mg. per tre volte al di'. Mio marito si é impaurito (per gli effetti indesiderati descritti) ed ha deciso di non assumerlo. Prende solo dell'Inderal da 10 mg; quando è più evidente il tremore (ed effettivamente si sente più tranquillo ed il tremore scompare per 6/8 ore). La mia domanda é questa: se effettivamente si tratta di Parkinson l'Inderal ha veramente questo effetto calmante e di scomparsa del sintomo (o si tratta di tremore essenziale o di tremore dovuto ad altri motivi)? Non vorrei che non assumendo il Mirapexin si aggravasse improvvisamente peggiorando l'evoluzione della malattia. Grazie per la sua gentile ed attesa risposta."
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