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Notizie sulla malattia di Parkinson raccolte nel 2017. |
CNR - Parkinson: individuata
alterazione nella fase iniziale della malattia. La struttura
modificata è quella che sovrintende allapprendimento
motorio e a determinarne lalterazione è leccesso
della proteina alfa-sinucleina, il cui accumulo porta poi in
fase avanzata alla morte dei neuroni dopaminergici e alla manifestazione
della malattia. Parkinson: lesercizio
ad alta intensità rallenta la malattia. Tre sessioni
di intenso allenamento aerobico a settimana aiuterebbero a contrastare
la progressione della malattia nei pazienti in stadio iniziale.
A suggerirlo uno studio pubblicato su Jama Neurology. La musica come medicina contro le malattie degenerative. Insegnare alle persone affette
da Parkinson le strategie per un'alimentazione
sicura e consapevole, senza rinunciare alla convivialità
e ai piaceri della tavola. È la finalità del progetto
'A scuola di cucina con il Parkinson'. Longevità e cervello. Le istruzioni da seguire per invecchiare
meglio. Danzare con i robot: il futuro trattamento per il Parkinson. Camminare nella realtà virtuale per combattere il morbo di Parkinson. Parkinson, diagnosi
precoce col test dell'olfatto. Chi ha difficoltà
a riconoscere gli odori ha più probabilità di sviluppare
la malattia. Un farmaco per l'asma dimezza il rischio. I diritti di chi soffre di Parkinson. La speranza di bloccare la progressione
del morbo di Parkinson
potrebbe arrivare da un farmaco normalmente utilizzato per curare
il diabete di tipo 2. La scoperta è stata fatta dal gruppo
di ricerca dellUniversity College di Londra che ha testato
il medicinale durante un piccolo studio al quale hanno partecipato
62 pazienti e pubblicato i risultati sulla rivista "The
Lancet". Nonostante i riscontri positivi, però, gli
stessi ricercatori hanno invitato alla cautela poiché
gli effetti positivi sul lungo termine sarebbero ancora incerti
e per questo il farmaco andrà ulteriormente testato. Arriva il rivoluzionario orologio anti-Parkinson. Emma
Watch è un progetto Microsoft allavanguardia, presentato
alla Build Conference 2017 di Seattle (Stato di Washington -
USA). Parliamo di uno smartwatch creato dalla ricercatrice Haiyan
Zhang e ottimizzato dal centro studi Microsoft di stanza a Cambridge
(UK). Il dispositivo è capace di ridimensionare i tremori
alle mani dei malati di Parkinson, attraverso delle vibrazioni
che - grazie a un piccolissimo congegno fissato sul polso - stimolano
il cervello, distraendolo dai sintomi del morbo e stabilizzando
la mano. Parkinson, il
nemico potrebbe essere il sistema immunitario: così
provoca la malattia. Laccumulo di una proteina chiamata
alfa-sinucleina nel tessuto cerebrale riuscirebbe ad ingannare
il sistema immunitario, che verrebbe spinto ad attaccare i neuroni
dopaminergici innescando il morbo di Parkinson. Cellule del cervello riprogrammate
e trasformate nei neuroni che muoiono nel morbo di Parkinson. E' forse questa la nuova
strada per combattere una delle malattie neurodegenerative più
diffuse. Il metodo, sperimentato su cellule e su topi, è
stato descritto sulla rivista Nature Biotechnology ed è
stato messo a punto dalla ricerca internazionale coordinata dall'Istituto
Karolinska di Stoccolma. Hanno meno di 50 anni e il Parkinson. Si definiscono «ammaccati, ma
buoni». I giovani parkinsoniani, alcuni appena trentenni,
sono circa 30mila in Italia. «Quasi nessuno sa che esistiamo,
perché si pensa che sia solo una malattia senile - spiega
Claudia Milani, presidente dellAssociazione italiana giovani
parkinsoniani». La malattia di Parkinson potrebbe avere
origine nell'intestino.
Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Neurology®
da un gruppo di ricerca internazionale diretto da Bojing Liu,
del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia), secondo cui
la patologia potrebbe svilupparsi nellapparato gastrointestinale
e poi raggiungere il cervello attraverso il nervo vago, che collega
il tronco encefalico all'addome e controlla i processi involontari
dellorganismo, come la frequenza cardiaca e la digestione. Parkinson: qualche ora di esercizio
a settimana può rallentarlo. Potrebbe sembrare paradossale ma muoversi è
una strategia vincente per rallentare i problemi di salute legati
alla malattia di Parkinson, un disturbo neurologico che causa
tremori e problemi nel movimento. Ne sono convinti i ricercatori
guidati da Miriam Rafferty, del Northwestern university e Rehabilitation
institute di Chicago, che hanno appena pubblicato un articolo
sull'argomento sulla rivista Journal of Parkinson's disease. Riprogrammare cellule per alleviare
il Parkinson. Una
sperimentazione sui topi ha dimostrato che è possibile
riprogrammare cellule non neuronali presenti nel cervello, gli
astrociti, per farle diventare neuroni che producono dopamina.
L'obiettivo finale dell'esperimento è ridurre parte della
perdita di questi neuroni causata dal morbo di Parkinson. Due ore e mezza a settimana di esercizio
fisico. Questa
la 'ricetta' per sperimentare un minor declino della qualità
di vita e della mobilità quando si ha il Parkinson. A
identificarla una ricerca condotta da un team guidato dalla Northwestern
University di Chicago, pubblicata sulla rivista Journal of Parkinson's
Disease. Lideazione suicida e il rischio
di suicidio nel Morbo di Parkinson. Secondo vari studi, la frequenza di ideazione
suicida nei pazienti con Morbo di Parkinson sembra essere superiore
a quella emersa nella popolazione anziana. Nella lotta contro il Morbo
di Parkinson, i ricercatori hanno individuato un
nuovo bersaglio da prendere di mira. Si tratta di una
proteina chiamata SV2C. La glicoproteina SV2C fa parte di una
famiglia di proteine coinvolte nella regolazione del rilascio
di neurotrasmettitori nel cervello. Ora, la nuova ricerca, pubblicata
su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), mostra
che è in grado di controllare il rilascio di dopamina
nel cervello. Un composto presente nell'intestino
degli squali potrebbe divenire la base per un farmaco contro il morbo di Parkinson. E' quanto
emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of
The National Academy of Sciences. La cosiddetta squalamina può
bloccare il processo molecolare considerato alla base della malattia
neurodegenerativa. La causa del morbo di Parkinson potrebbe
non risiedere nel cervello, quanto nellintestino. Alcuni batteri intestinali sembrano
infatti giocare un ruolo chiave nellaccumulo di quelle
proteine «deformi» che innescano la morte dei neuroni
dopaminergici e la conseguente comparsa dei disordini motori. |