Elettromagnetismo, frequenze,
risonanza: non basta la biochimica per comprendere i meccanismi
del nostro corpo, la fisica quantistica può venirci in
aiuto e dare risposte sulle dinamiche fondamentali che regolano
la materia vivente E in molti stanno studiando in questa direzione
per scoprire terapie e strumenti.
E' la nuova frontiera
della medicina: per capire la biologia umana a fondo oggi la
biochimica non basta. L'uomo è un insieme di fenomeni
biochimici ma anche fisici: elettromagnetismo, frequenze, risonanza.
Anche la medicina classica usa già la fisica, basti pensare
alla risonanza magnetica nucleare che funziona in base al principio
di risonanza applicato agli atomi di idrogeno che compongono
i tessuti. "Si fa con alte energie", afferma Piergiorgio
Spaggiari, direttore generale dell'azienda ospedaliera della
Valtellina e della Valchiavenna. "Ma se vogliamo vedere
l'organismo come un complesso di frequenze elettromagnetiche
e fenomeni di risonanza, bisogna scendere a energie estremamente
deboli e, per questo, finora poco indagate".
A studiare l'infinitamente piccolo è la fisica, la meccanica
"quantistica" che soggiace alla legge teorizzata da
Max Planck. Planck, con Einstein, scoprì il collegamento
tra materia ed energia. "Nell'Universo, tutto ciò
che è materia e ha una sua massa, ha indissolubilmente
un aspetto energetico e le due cose non si possono studiare separatamente",
precisa Caterina Tribbia, docente di fisica, biofisica e specialista
in oculistica, "Il corpo è come se fosse concentrato
in una piccolissima parte di materia, il nucleone, tutto il resto
è energia, i fotoni o quanti, nel rapporto di 1 a un miliardesimo.
L'energia comporta sempre emissione di radiazioni, frequenze
o onde elettromagnetiche. Rapportato al corpo, ogni organo e
ogni cellula hanno una propria energia ed emissioni elettromagnetiche".
Popp scoprì addirittura che il DNA della cellula funziona
proprio come un'antenna che trasmette e riceve frequenze. "Tutte
le cellule trasmettono, ricevono e addirittura comunicano tra
di loro e con gli organi", spiega la Tribbia, "il corpo
è come un sistema elettromagnetico che si autoregola.
Di conseguenza quando qualcosa può creare una patologia,
lo si può evidenziare in anticipo: si viene a creare un
disturbo elettromagnetico prima che possa essere segnalato da
qualunque altro esame diagnostico. Ciò è molto
importante anche per la terapia: è possibile, infatti,
intervenire con frequenze opportune per eliminare il picco patologico
e potenziare un apparato debole in maniera non invasiva e senza
effetti collaterali".
"Il termine 'medicina quantistica' non è
ancora omologato e, quindi, non è ufficiale, perciò
ognuno gli attribuisce un significato diverso", sottolinea
Emilio Del Giudice, professore di fisica all'Università
di Milano e ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,
"la teoria giusta per descrivere atomi e molecole e per
comprendere i comportamenti della materia vivente è la
fisica quantistica e non la classica, che non dice nulla sulle
dinamiche fondamentali che regolano la materia vivente. La biochimica,
per esempio, non spiega come, in una moltitudine di molecole,
quelle giuste possano incontrarsi in un momento e in un luogo
dato. Questo può essere il compito della medicina quantistica".
Come fanno le molecole ad arrivare nel posto giusto al momento
giusto? Malattie, come il morbo di Parkinson, insorgono perché
una particolare molecola, la dopamina, non arriva nei neuroni
al momento giusto. Continua Del Giudice: "La domanda è:
la dopamina non arriva perché l'organismo ne è
carente, e allora bisogna introdurla, oppure perché, disponibile,
non riesce a varcare le membrane cellulari? In quest'ultimo caso
si potrebbe, con opportuni metodi chimici o chimico-fisici, aiutare
le molecole a farlo. La biologia quantistica permette di venire
a capo della dinamica generale e trovare il rimedio per sopperire
ai mancati incontri". Ciò comporta l'utilizzo di
strumentazioni speciali. Del Giudice sta progettando apparati
che, mediante l'uso di campi elettromagnetici, possono pilotare
il movimento di ioni all'interno dell'organismo per curare le
più svariate malattie. Le frontiere sono imprevedibili.
Copyright La Repubblica
Questo testo era pubblicato su Internet nella pagina http://www.repubblica.it/supplementi/salute/2005/03/31/medicinaricerca/044fot44244.html,
del 31 marzo 2005, non più in linea. |