Una voce monotona annuncia il Parkinson: nuovo test per una diagnosi precoce.
La Stampa Web
(2 febbraio 2005)

LO SI E' SCOPERTO ASCOLTANDO LE REGISTRAZIONI DI PERSONAGGI FAMOSI: ATTORI, SPORTIVI, POLITICI

Via via che si sviluppano terapie sempre più efficaci per l'Alzheimer e il Parkinson, diviene necessaria una diagnosi sempre più precoce. In mancanza di test sicuri, la diagnosi oggi si fa per elimiminazione. Malgrado l'enorme progresso delle tecniche radiologiche (tomografia a emissione di positroni; risonanza magnetica nucleare) è ancora difficile cogliere sul nascere queste malattie. Nel Parkinson, solo quando la malattia ha raggiunto stadi molto avanzati i sintomi divengono inequivocabili. Tremore degli arti, difficoltà nel controllare i movimenti e rigidità denunciano che una gran parte (50-60%) delle cellule di centri nervosi particolari è andata irrimediabilmente distrutta. In stadi più precoci un tremore leggero o una rigidità minima possono già rendere sospettoso il medico più attento ma questi sintomi possono sfuggire al non specialista. Come trovare un test semplice, poco costoso e al tempo stesso così sicuro da non provocare falsi allarmi? Un gruppo di ricerca della Pfizer, un gigante dell'industria farmaceutica, sostiene di aver trovato un nuovo test di facile applicazione e a basso costo, con una sensibilità tale da scoprire i primissimi segni del Parkinson. Il test si basa sull'analisi della voce del paziente ed è stato sviluppato in un modo piuttosto inusuale, come è inusuale che una ditta farmaceutica si occupi specificamente di questo campo di studio. Un neuroscienzato della Pfizer a partire dal 2001 ha iniziato ad analizzare al computer la variabilità del tono della voce in centinaia di soggetti affetti dal morbo, tenendo conto delle pause tra le consonanti e le vocali. Per controllare l'affidabilità del test è stato necessario analizzare la voce di un numero di soggetti sicuramente diagnosticati come parkinsoniani negli stadi più precoci della malattia. Come reperire un grande numero di registrazioni se non ricorrendo a personaggi ben conosciuti? Infatti tra le persone studiate troviamo celebrità come l'attore cinematografico Michael Fox, l'ex ministro della Giustizia dell'amministrazione Clinton, Janet Reno, e il pugile Mohammed Alì, per i quali esistevano numerose registrazioni compiute molti anni prima della identificazione clinica della malattia. Altrettanto facile sarebbe risalire agli stadi pre-diagnostici nel Papa, seguitissimo dalla televisione italiana. Altri numerosi personaggi pubblici tra i 45 e i 65 anni sono stati esaminati ma i loro nomi non vengono rivelati per motivi di privacy. Usando le registrazioni del programma televisivo Cnn e utilizzando un analizzatore commerciale della voce si scopriva che erano presenti caratteristiche ben evidenti, come una certa monotonia della voce, molti anni prima della diagnosi clinica. I risultati dello studio sono stati pubblicati recentemente nel «Journal of Neurolinguistics». La Pfizer ha dichiarato di non avere intenzione di commercializzare il test, che richiede solo sette minuti e un analizzatore commerciale. Gli intenti pratici sono di utilizzare il test per studiare l'effetto di nuovi farmaci diretti verso gli stadi precoci della malattia. L'importanza di sviluppare test precoci sia per il Parkinson sia per l'Alzheimer è dimostrata dai forti investimenti di quest'anno da parte del National Institute of Health degli Stati Uniti e da fondazioni private quali la Michael J.Fox Foundation. Ovviamente come per tutti i test clinici la strada dello sviluppo è lunga e molto costosa in quanto è necessaria una convalida della loro affidabilità (specificità e sensibilità) su migliaia di pazienti prima di giungere ad un uso clinico di routine.Ezio Giacobini
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Questo testo era pubblicato su Internet nella pagina http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/estrattore/Tutto_Scienze/art6.asp, del 2 febbraio 2005, non più in linea.