Sempre in tema di piante medicinali,
il 7 agosto scorso il Dipartimento per la Sanità Pubblica
Veterinaria e la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del
Ministero della Salute ha emesso una circolare in cui si richiede
la sospensione in via cautelativa della commercializzazione in
Italia dei prodotti contenenti estratti provenienti dal rizoma
(parte sotterranea) di Cimifuga racemosa (Black cohosh), pianta
con una lunga storia di uso tradizionale nella medicina degli
indiani del Nord America.
La circolare ministeriale é successiva ad un comunicato
della Agenzia Europea per la Valutazione dei Medicinali (EMEA),
che il 18 luglio scorso aveva messo in guardia i consumatori
e gli operatori sanitari sui possibili rischi di gravi reazioni
epatiche collegati alluso di prodotti contenenti materiale
estratto dal rizoma della pianta.
I prodotti autorizzati nellUnione Europea a base di Cimifuga
racemosa, a volte in associazione con altre piante, trovano impiego
soprattutto nel trattamento di sintomi minori del climaterio
(peri-postmenopausali) quali vampate, sudorazione, disturbi del
sonno.
In Italia, estratti della pianta sono in commercio come ingredienti
di integratori alimentari.
La commissione dell EMEA ha valutato 42 segnalazioni di
epatotossicità: di queste, solo 16 sono state considerate
sufficientemente documentate per consentire di risalire ad una
possibile correlazione fra uso di Cimifuga racemosa e danno epatico.
Dallanalisi di queste 16 segnalazioni, in 4 casi (2 epatiti
autoimmuni, un danno epatico di tipo epatocellulare e uninsufficienza
epatica fulminante) si è potuta stabilire una relazione
temporale tra linizio del trattamento con Cimifuga racemosa
e linsorgenza della reazione epatica. Già nel febbraio
di questanno lAutorità regolatoria australiana
aveva deciso che i prodotti a base di Cimifuga racemosa includessero
lavvertenza di possibili reazioni epatiche avverse.
I pazienti che attualmente stanno utilizzando prodotti contenenti
estratti dal rizoma di questa pianta sono consigliati di sospenderne
il consumo e, in presenza di sintomi ricollegabili a danno epatico
(senso di fatica ingiustificato, perdita dellappetito,
colore giallastro della cute e degli occhi, nausea e/o vomito,
urine scure), sono invitati a consultare immediatamente il proprio
medico.
Da: "Neuro pillole - Notiziario
sui farmaci neurologici" - http://www.neuro.unibo.it/pill/Pill_65.htm |