La ricerca sugli embrioni ibridi.
AGIS news on
(20 maggio 2008)
"La ricerca sugli embrioni ibridi e' una strada innovatrice e probabilmente portera' ai risultati, anche se serve tempo". Cosi' Carlo Flamigni, ginecologo e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, commenta in un'intervista a Ecoradio la decisione del parlamento inglese di non bloccare la ricerca sugli embrioni ibridi. "Questa linea di ricerca puo' dare dei risultati - prosegue Flamigni - in gran parte delle malattie genetiche, in malattie degenerative, compresi i tumori, e poi in tutte le malattie che comportano degenerazione di cellule molto specializzate che non vengono sostituite, come l'Alzheimer, il Parkinson, il diabete". A chi propone di bandire gli embrioni ibridi per concentrarsi sulla ricerca sulle staminali adulte, meno controversa dal punto di vista etico, Flamigni risponde: "Quello che io ho sempre letto da parte di tutti i ricercatori, compresi i piu' convinti dell'utilita' di una delle due linee di ricerca, e' che sono necessarie entrambe, bisogna continuare su tutte le vie che la scienza puo' aprire, anche perche' c'e' un continuo scambio di informazioni tra le due strade". "Il problema sta tutto nel definire l'inizio della vita personale", ha poi detto Flamigni sulla questione etica sollevata dagli embrioni ibridi.
"Affannarsi a dichiarare che tutto inizia con il concepimento quando non c'e' certezza su queste cose, e la biologia non dice qual e' la verita', ma conferma solo certe verita' parziali, a me sembra veramente un desiderio di rissa, sarebbe meglio cercare posizioni comuni".

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Questo testo era pubblicato su Internet nella pagina http://www.agi.it:80/research-e-sviluppo/notizie/200805201846-eco-rt11227-art.html, del 20 maggio 2008, ora non più disponibile in linea.