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Neurostimolazione: una
speranza per il Parkinson. Agnese Ananasso (19 febbraio 2007) |
I defibrillatori impiantabili
stanno diventando sempre più importanti nella prevenzione
cardiaca, fino a soppiantare i pacemaker. Almeno questa è
limpressione che si ricava ascoltando Arthur Collins, Ceo
di Medtronic, il colosso di Minneapolis da oltre 11 miliardi
di fatturato, che sui pacemaker ha costruito la sua fortuna.
«Fino a 10 anni fa il nostro giro di affari dipendeva per
oltre il 50% dalla vendita dei pacemaker. Oggi quella quota si
è dimezzata a favore dei defibrillatori impiantabili».
Ora nuovi settori si affacciano, a partire dalla neurostimolazione
profonda per la cura del dolore e di malattie neurodegenerative
come il Parkinson, e dagli strumenti per diabetici. «Per
crescere dobbiamo continuare a investire in Ricerca e Sviluppo,
a cui già destiniamo il 10% del fatturato. I due terzi
delle nostre entrate sono generati da prodotti lanciati negli
ultimi due anni». La neurostimolazione profonda è utilizzata nei casi di Parkinson in cui la sola terapia farmacologica non è sufficiente. La ActivaDbs Therapy di Medtronic riduce le disfunzioni motorie modulando lattività neuronale anomala nellarea del cervello da cui partono gli impulsi per il movimento. Si impianta nel paziente un apparecchio che invia impulsi elettrici alle aree del cervello che controllano i movimenti. Gli elettrodi vengono inseriti in queste aree e la stimolazione può essere regolata in modo non invasivo. Limpianto è invisibile e pur non rimuovendo le cause, migliora le condizioni di vita: già 30mila malati di Parkinson si sono sottoposti alloperazione per limpianto. La neurostimalazione profonda potrebbe essere applicata anche per la cefalea a grappolo, la depressione e i disturbi ossessivo compulsivi, ma si tratta di ipotesi in fase di studio. Invece sta avendo ottimi riscontri nella cura del dolore cronico. Lazienda punta su un neurostimolatore a 16 elettrodi, il PrimeAdvanced, che offre la personalizzazione nei casi gravi specialmente nel trattamento dei dolori alla schiena, che si ripercuotono sulle gambe compromettendo la deambulazione. Nella cura dei dolori cronici, la parte stimolata è il midollo spinale. Quello della schiena è un ambito in cui Medtronic si sta muovendo su più fronti, incluso quello sistemi di stabilizzazione spinale, ossia delle piccole protesicuscinetto che vanno inserite nei tratti spinali in cui cè una forte rigidità o lesioni o dopo unoperazione di ernia discale, per alleviare il peso e restituire elasticità alla colonna. Il Diam Spinal Stabilization System è realizzato con un polimero che impedisce la fusione con il tessuto osseo vertebrale e assicura la risoluzione di patologie della colonna. Sul fronte diabete Medtronic ha realizzato un sistema terapeutico integrato per il controllo automatico dei livelli di glucosio e la somministrazione di insulina. «Gli apparecchi sono esterni e assicurano che il paziente non avrà scompensi perché i sensori appena rilevano livelli anomali di glucosio lo segnalano alla pompa di insulina che viene attivata e rilascia la quantità necessaria», spiega Michael Demane, presidente per lEuropa. «Il diabete sta diventando una vera e propria pandemia. Questi sono apparecchi sofisticati che miglioreranno la qualità di vita del paziente». Copyright La Repubblica. Questo testo era pubblicato su Internet nella pagina http://www.repubblica.it/supplementi/af/2007/02/19/attualita/014assistenze.html, del 19 febbraio 2007, ora non più disponibile in linea. |